Note su: CENNI STORICI SULLA CONFRATERNITA DELL'IMMACOLATA CONCEZIONE
 

1. Oltre alla Confraternita dell'Immacolata, presso la chiesa parrocchiale di Melissano furono costituite nel XVII secolo le Confraternite del “S.S. Sacramento” e di “Maria S.S. del Rosario”. Di queste due ultime Associazioni si perde traccia nel secolo successivo. Le confraternite pugliesi in età moderna, a cura di Liana Bertoldi Lenoci, Schena, 1988.

 

2. Copia dello Statuto della Confraternita (al quale il 9 ottobre 1778 fu concesso il regio assenso da Ferdinando IV) trovasi presso l'Archivio della Curia Vescovile di Nardò. Il testo è stato integralmente riportato in appendice della pubblicazione dello scrivente: Melissano, società, economia, territorio fra ‘800 e ‘900, Lecce, 1990. Non vi è traccia, invece, delle Regole della Confraternita tramite le quali si definiva minuziosamente l'attività dell'Associazione il cui archivio conserva solo pochi documenti formati nel secolo scorso. Proprio per evitare la dispersione delle carte, mons. Corrado Ursi, consigliò nel 1957 “la costruzione di un conveniente archivio, poiché i registri non possono tenersi in case private”. Consiglio, evidentemente, rimasto inascoltato. Lo Statuto attualmente in vigore, unico per tutte le Confraternite della diocesi, è quello approvato da mons. A. Garzia nel 1990. L'abito dei confratelli era costituito da: camice bianco stretto alla vita con un cingolo, cappuccio bianco, medaglione con l'immagine dell'Immacolata, mozzetta di colore azzurro. Dal 1999 è stato smesso l'abito tradizionale e come segno d i appartenenza alla Confraternita viene indossato un medaglione azzurro con l'immagine dell'Immacolata.

 

3. Q. Scozzi, Un paese del Sud, Melissano – Storia e tradizioni popolari, Matino, 1981

 

4. Q. Scozzi, op. cit. .

 

5. F. Scozzi, Melissano, società, economia, territorio fra ‘800 e ‘900 , Lecce, 1990.
 
6 . Il primo episodio fa riferimento al 1923, anno in cui la statua dell'Immacolata fu posta nella nicchia dell'altare maggiore, preferendo acquistare un'altra immagine meno pesante da utilizzare per le processioni. Si racconta, quindi, che l'Immacolata apparve in sogno al Priore comunicandogli di avere subito danni alla sua statua a causa della nuova collocazione alla stessa non gradita. La mattina seguente fu constatata la veridicità del sogno e quindi la vecchia statua ritornò ad essere portata in processione e la nuova fu definitivamente collocata nella nicchia dell'altare.
.Il secondo avvenimento (nel quale non è difficile intravedere un certo pregiudizio nei confronti dell'allora Capoluogo) riguarda il tentato furto della medesima statua ad opera di casaranesi i quali, volendo onorare a tutti i costi un'immagine così bella nella propria parrocchia, penetrarono nottetempo nella chiesa e la rubarono. Ma non riuscirono nel loro intento perché, giunti al partifeudo dei due paesi, la statua divenne così pesante da costringere i buoi che trasportavano l'immagine a fare ritorno a Melissano. A questo episodio sarebbe legato il culto della Madonna della ”Pila”, recipiente in cui si dissetarono i buoi prima di intraprendere il viaggio di ritorno.

 

7. La statua, di cui non si conosce l'autore, risale al XVIII secolo; secondo la tradizione orale fu modellata utilizzando un tronco di olivo “cellino”.
 

8. Negli anni 1921/23 fu rialzato il pavimento del presbiterio, messi in opera la balaustra ed il tabernacolo, aperta la nicchia dell'altare previo spostamento sulla porta di ingresso del quadro dell'Immacolata ivi esistente. Nel 1954, invece, furono eseguiti i lavori relativi alla nuova pavimentazione. Negli anni settanta, tra l'altro, furono eliminate la balaustra e la mensa dell'altare il quale fu dipinto, incredibilmente, con pittura a base di smalto rosa passata sull'originario colore verde-alabastro. Fu inoltre posizionata la nuova statua del Cristo morto in una nicchia ricavata sotto la mensa dell'altare e fu purtroppo dismessa l'antica immagine in cartapesta. Recentemente, sono stati eseguiti, sempre a cura della Confraternita, numerosi lavori tra i quali il rifacimento del frontespizio ed il restauro delle tele, compresa quella raffigurante l'Immacolata Concezione, nuovamente posizionata sull'altare.